Churchill-Mussolini; duello geografico nelle Marche nei pressi della Linea Gotica

Figuranti rievocano viaggio Churchill a Montemaggiore al Metauro, 6 agosto 2023
Figuranti rievocano il viaggio di Churchill a Montemaggiore al Metauro, 6 agosto 2023

Winston Churchill e Benito Mussolini, il duello geografico.

È il 6 agosto del 2023 e a Montemaggiore al Metauro nelle Marche, in una giornata dal tempo incerto, si svolge l’annuale rievocazione storica del viaggio del Premier britannico Winston Churchill del 25 e 26 agosto del 1944. Venne accompagnato dai generali Alexander e Leese per osservare dalle mura di Montemaggiore al Metauro l’avanzata dell’Ottava Armata britannica che dal Sud procedeva per sfondare la Linea Gotica costruita dall’esercito tedesco, (vedi su questo blog gli articoli: Il viaggio di Churchill nelle Marche, prima e seconda parte).

La vista da Montemaggiore al Metauro oggi

Le truppe britanniche avanzavano da Montecassino, assieme al Secondo corpo d’armata polacco, con in testa il generale Anders.

Sabato 5 agosto è venuta l’ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders, la figlia del valoroso generale. Arriva ogni anno da Roma per rendere omaggio con una corona e ricordare i tanti soldati polacchi caduti in quest’angolo ameno tra le colline marchigiane. Quasi sempre presente il console onorario di Polonia in Ancona Cristina Gorajski, anche lei figlia di un soldato che si batté con il Secondo corpo d’Armata. L’anno scorso venne il console di Polonia a Roma Agata Blaszczyk.

La battaglia di Montemaggiore è stata tra le più cruente della Campagna d’Italia e le autorità polacche non fanno mai mancare la loro partecipazione. È qui a Montemaggiore Colli al Metauro, l’unico museo Winston Churchill in Italia dedicato al Primo ministro britannico, ideato e voluto fortemente dalla professoressa Marta Marchetti, direttrice del museo, ricavato da una chiesetta sconsacrata antica. È lei con la sua passione e cultura storica, la vera anima di questo museo.

Omaggio ai caduti della guerra da parte delle autorità domenica 6 agosto 2023

La cerimonia, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune, è impeccabile come sempre. Con i figuranti del gruppo The Green Liners, vestiti da militari britannici, uno impersona Churchill con l’immancabile sigaro, che rievocano i fatti storici di quei giorni di tanti anni fa. L’atmosfera è solenne ma di festa allo stesso tempo. Poi i discorsi ufficiali delle autorità. Della professoressa Marchetti e dell’assessore alla Cultura.

Osservando dal punto esatto da dove Winston Churchill e i generali Alexander e Leese scrutavano con i cannocchiali l’avanzata dell’Ottava Armata, non si può fare a meno di notare un panorama mozzafiato. Tutt’ora. Nonostante degli alberi giganteschi piantati successivamente ne ostacolino la visione perfetta di quel periodo. Un borgo quasi sospeso nel cielo e nel tempo.

A pochi metri di distanza, scendendo dal Belvedere Churchill di Montemaggiore, colpisce un’altra visione e un’altra coincidenza. Una circostanza fortuita che poi tanto fortuita non è.

Gola del Furlo, Pietra Alata, quel che resta attualmente del volto di Mussolini, prima cima a destra

Sempre in questa provincia delle Marche, dall’alto di Montemaggiore, ben visibile nella Gola del Furlo sul monte Pietralata, si può intravedere, ancora scolpito nella montagna, il profilo con il volto del duce, Benito Mussolini.

il volto di Mussolini sulla montagna come appariva nel 1940
il volto di Mussolini sulla montagna come appariva nel 1940

Sembrerebbe una sfida a distanza, un match tra Churchill e Mussolini. Un duello, vinto clamorosamente dal primo, ai margini della Linea Gotica.

In base alla storia, la costruzione del monumento scavato nel monte fu realizzata nel 1936 dalla milizia forestale del posto assieme agli operai delle cave che estraevano la pietra rosa. Fu ideata dallo scultore Oddo Aliventi di Sant’Angelo in Vado, autore di varie opere celebrative del fascismo. Aveva disegnato un bozzetto preparatorio con la sagoma del profilo di Mussolini. Il mento sporgente, la fronte spaziosa, lo sguardo verso l’alto ed un’espressione autoritaria. Gli storici narrarono però che Mussolini non apprezzò tanto l’opera perché quella posizione con lo sguardo rivolto al cielo poteva farlo apparire semi addormentato. Insomma, non si vedeva sufficientemente vigoroso e vigile. Lo storico Umberto Marini invece spiegò che “voleva celebrare il dominio del regime anche sui cieli, tre anni prima c’era stata la traversata atlantica di Italo Balbo”.

Da queste parti, nei pressi del monte di Pietralata, alla gola del Furlo, Mussolini passava spesso, ogni volta che raggiungeva Predappio da Roma. Avrà di sicuro disprezzato quel lavoro eseguito con tenacia dai migliori scalpellini locali.

Attualmente, dall’alto del Belvedere di Montemaggiore, il volto si intravede non più in maniera dettagliata. Chi lo avrà deturpato? C’è chi sostiene che il tempo abbia eroso i lineamenti del faccione di Mussolini incisi sulla pietra della montagna. Altri invece che i partigiani abbiano preso l’iniziativa per distruggerli. La versione più accreditata resta però sempre quella dello storico Umberto Marini, specializzato negli eventi svoltisi nei pressi della Linea Gotica. Raccontò che:

” L’ordine di bombardare il profilo di Benito Mussolini sul monte Pietralata, nella gola del Furlo, arrivò direttamente da Winston Churchill. Nell’agosto del 1944 Churchill era a Montemaggiore al Metauro, piccolo centro nella provincia di Pesaro-Urbino per studiare l’assalto alla linea Gotica. Dovevano essere gli italiani stessi a colpire quel simbolo, Churchill lo considerava un dettaglio importante in una zona che formalmente era sotto la Repubblica di Salò”.

Secondo Marini quindi fu il partigiano Bruno Bocchio, della brigata Maiella, su decisione e ordine di Churchill, a far esplodere con delle mine ben posizionate nei punti strategici, il mento e la bocca in roccia calcarea del dittatore fascista.

Professoressa Marta Marchetti, direttrice Museo Winston Churchill
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Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.