2° parte – La storia di un giorno per comprendere la storia di un’epoca. Gli interventi della cerimonia della targa a Jicky, Hazel Juvenal-Smith, a Sirolo il 7 maggio

Sirolo, pilota della RAF con piccione viaggiatore, Jicky, la cerimonia targa a Jicky

Sirolo, 7 maggio 2022

GLI INTERVENTI

Nicoletta Maggi:

Nicoletta Maggi

“Oggi è il 7 maggio. Il 7 maggio del 1945 segna la fine del Terzo Reich con la resa incondizionata della Germania.

Questo è avvenuto grazie all’impegno e al sacrificio di tante donne e uomini come Jicky, Hazel Juvenal-Smith.

Molti di voi qui presenti la conoscevano. Senza sapere però chi fosse davvero.

Jicky – dal nome del suo profumo preferito – lavorava a Parigi nell’Ambasciata britannica. Con l’occupazione della Francia dei nazisti nel 1940, mentre tutto lo staff dell’Ambasciata viene fatto evacuare in Inghilterra, Jicky e gli altri agenti segreti rimangono in Francia.

Il Premier Winston Churchill nel 1940, da un numero segreto di Baker Street a Londra fonda il SOE, lo Special Operations Executive (L’Esecutivo delle Operazioni Speciali). Sono i servizi segreti britannici e dà loro il compito di incendiare l’Europa.

Churchill nei servizi segreti non vuole i militari che devono andare in guerra a combattere. Vuole degli intellettuali, delle persone colte che abbiano spirito di iniziativa. Forma ‘l’Esercito degli intellettuali‘.

Ricordiamo che quando i soldati britannici sono intrappolati in Francia a Dunkirk, Churchill si inventa l’idea di inviare migliaia di imbarcazioni dall’Inghilterra a riprendere i suoi uomini nell’operazione conosciuta come Dynamo. Con una delle sue intuizioni riesce a salvare migliaia di vite umane.

Le truppe britanniche nella spiaggia di Dunkirk aspettano l’evacuazione, 26-29 maggio 1940

Così dovevano essere per lui gli agenti dei servizi segreti. Utilizza nelle operazioni più delicate molte donne – una settantina operative in Francia – che romanticamente vengono chiamate gli angeli di Churchill. Molte di loro vengono lanciate con dei paracaduti nelle zone occupate dai nazisti tramite dei piccoli velivoli chiamati Lysander, i lisandri, in onore del generale spartano Lisandro.

Jicky non viene lanciata col paracadute ma è già in Francia. Conosceva perfettamente il francese, aveva vissuto e studiato molti anni in Belgio ospitata da dei parenti. È un’esperta grafologa capace di fare le perizie calligrafiche alle varie persone in osservazione. Se erano influenzabili o affidabili. Poi riferiva alla polizia britannica. Jicky era stata allieva di Madame Teillard, specializzata in questa materia che, a sua volta, era stata discepola dello psicanalista Jung.

Jicky aveva firmato l’Official Secrets Act, (la legge per la protezione del segreto di Stato), una legge molto severa degli inizi del ‘900 ancora in vigore, che vincola gli agenti segreti alla segretezza assoluta. Un tempo venivano anche fucilati se parlavano.

Jicky faceva parte del SIS, il Secret Intelligence Service. L’attuale MI6. L’Agenzia di spionaggio SIS, il Secret Intelligence Service è il Military Intelligence fondato nel 1909. Dipende dal Foreign Office (Ministero degli esteri). Il primo direttore fu Sir Smith-Cumming. Per intenderci, quello rappresentato nei film di James Bond.

Il SIS era interessato a raccogliere informazioni di tipo militare, economico e politico. Le presentava al Foreign Office (ministero degli Esteri) che le poteva utilizzare per consigliare il governo e, nei tempi di guerra, al War Office (Governo di guerra). Il War Office passava poi le informazioni al Premier Churchill. In base alle informazioni ottenute, prendeva decisioni operative.

Jicky, come gli altri agenti segreti britannici, aiutava anche la resistenza francese nei gruppi Francia Libera di De Gaulle. 

Il piccione viaggiatore Paddy

Era esperta di piccioni viaggiatori. Li trattava come persone. Una volta a Sirolo ne intravede uno assieme a dei piccioni normali. Cerca di chiamare i carabinieri di Numana per far avviare le procedure internazionali. Conosceva le normative. I carabinieri avrebbero dovuto ospitarlo in caserma, accudirlo e informare immediatamente il Ministero degli Esteri. Sono protetti da convenzioni speciali.

Un pilota britannico della RAF con un piccione viaggiatore

Durante la guerra, le persone che nascondevano i piccioni viaggiatori in casa venivano immediatamente fucilate dai tedeschi.

Sapete chi è l’attuale presidente dell’Associazione dei piccioni viaggiatori in Inghilterra? La Regina Elisabetta.

Sono in contatto con uno storico britannico esperto di spionaggio militare. Mi ha spiegato che c’era un’unità vera e propria del SIS che si occupava dei piccioni viaggiatori, l’MI14. Forse Jicky ne poteva far parte, vista la sua preparazione.

Quando gli agenti segreti venivano lanciati col paracadute, avevano con loro due piccioni viaggiatori. Uno lo rimandavano indietro appena atterrati. Questo volava a Bletchley Park, la stazione di decriptazione di Alan Turing. Così capivano che l’agente era atterrato con successo. Poi quando voleva essere ripreso, mandava il secondo piccione. Arrivava di nuovo l’aereo a riprenderlo e portarlo in salvo.

La Regina Elisabetta II, Presidente Associazione piccioni viaggiatori

Questo storico britannico è in contatto con i parenti di molte di queste donne agenti segreti britannici. La nipote di una di loro vive nel Nord Italia.

Jicky viveva a Sirolo e aveva un negozio di antiquariato nella vicina Numana.

Qui a Sirolo qualcuno mi ha chiesto:” come mai una targa viene dedicata a un’inglese… cosa avrebbe fatto questa donna per Sirolo?” Allora io rispondo che Jicky ha fatto tantissimo non solo per Sirolo, ma per l’Italia e l’intera Europa liberandoci dal nazifascismo!

Jicky è stata catturata dalla Gestapo. Torturata mentre era negli ultimi mesi di gravidanza. Ripeto nel mio libro, L’Angelo di Churchill, diverse volte la storia di Jicky sui nazisti, che l’hanno arrestata e portata sull’Avenue Foche. L’ho fatto per scandire il ritmo dei suoi pensieri. Ogni tanto ritornavano a galla in lei.

Jicky non ha mai descritto il tipo di tortura subito. Ma a un suo amico inglese, l’ingegnere Anthony Piercey di Overton che viveva a Sirolo, scomparso poco tempo fa, disse qualcosa in più. A questo ingegnere che lavorò per anni negli aerei e nei radar della RAF, rivelò che venne spogliata completamente nonostante fosse incinta agli ultimi mesi. Il resto non si sa esattamente. Alla fine riuscì a liberarsi grazie a un documento falso.

L’ingegnere britannico Anthony Piercey

La ricerca su Jicky è stata complessa. Lei mi aveva parlato della sua attività nell’intelligence solo da anziana. Ma l’altra persona a cui lo aveva rivelato era la sua cara amica inglese Dorothy. Dorothy aveva una villa sul Conero. Oggi non è potuta venire, ha 92 anni e vive nel Kent, ma ha voluto inviare questo suo messaggio:

Dorothy Varty, amica di Jicky

‘I’m very proud of my dear friend Jicky. I knew who she was. She used to tell me about her life before coming to Sirolo. I have always been very proud to be her friend. I thank the people in Sirolo for making this special occasion happen”.

Sono molto orgogliosa della mia cara amica Jicky. Sapevo chi fosse. Lei mi parlava della sua vita prima di Sirolo. Sono sempre stata molto orgogliosa di essere una sua amica. Ringrazio la gente di Sirolo per aver realizzato questa occasione speciale’.

                                                              Dorothy Varty

L’estate scorsa non sono potuta andare a Londra – come faccio ogni anno – per via della quarantena. Ho deciso così di rifare lo stesso viaggio di Winston Churchill il 25 e il 26 agosto del 1944 nelle Marche. Lui era partito da Loreto. Io da pochi chilometri più in là, da Numana.

Churchill era accompagnato dal figlio Randolph e dai generali Alexander e Leese. Voleva osservare l’arrivo dell’Ottava armata britannica che avanzava dal Sud Italia per sfondare la Linea gotica. Per questo si reca a Montemaggiore al Metauro. Qui ho avuto la sorpresa di visitare il Museo Winston Churchill di Montemaggiore, ricavato in una chiesetta del seicento. È stata una rivelazione.

Marta Marchetti, direttrice Museo Winston Churchill

Oggi abbiamo il piacere di avere qui con noi la direttrice, la Professoressa Marta Marchetti del Museo Winston Churchill di Montemaggiore.

Venga pure, Professoressa Marchetti…”

Marta Marchetti:

“È molto importante celebrare e ricordare, soprattutto in questo periodo di guerra, le donne come Jicky che hanno contribuito alla libertà e alla democrazia.

Fondamentale essere qui oggi. Non mi stancherò mai di ripetere questa frase scritta sulla Casa del mutilato di guerra a Genova: ‘La guerra è la lezione della storia che i popoli non ricordano mai abbastanza’.  Consiglio di venire a visitare il museo. Ho scritto il libro: Montemaggiore al Metauro AGOSTO 1944 Il passaggio del fronte”.

Nicoletta Maggi:

“Ve lo consiglio anche io. Ci racconti ora gli aneddoti sulla visita di Churchill nelle Marche visto che lei intervistò gli anziani contadini che lo conobbero”.

Marta Marchetti:

“Arrivato a Montemaggiore, Churchill si recò sulle mura dalle quali si vedeva tutta la vallata del Metauro e così poteva osservare l’avanzata dell’Ottava armata che si dirigeva verso la Linea gotica. Poi si recò col suo seguito verso la collina alla destra del paese, posizione ideale per una veduta dal mare fino al Furlo. Qui c’era la casa di Marietta che preparò da mangiare le famose tagliatelle a Churchill e al suo seguito. Il Premier non le mangiò, ma seduto sotto l’ombra di un gelso osservava il panorama e studiava le carte topografiche del luogo”.

Nicoletta Maggi:

 “Racconti ora di come un partigiano marchigiano salvò la vita a Winston Churchill…”

Marta Marchetti:

“Churchill risalì in macchina attraversò il Metauro e si recò verso Saltara al Balì, luogo molto vicino al fronte. Prima di arrivare sul luogo a Saltara in una curva era appostato un tedesco pronto a sparare un mortaio, ma per fortuna viene fatto prigioniero da due partigiani uno era Nello Iacchini. Consegnarono il tedesco al seguito di Churchill. Come riconoscimento, ricevette il Certificato di patriota firmato dal generale Alexander. Si disse che tale avvenimento avesse salvato il premier inglese dalla morte”.

Nicoletta Maggi:

“Ora ho il piacere di chiamare qui Cameron Ballester, il diplomatico dell’Ambasciata britannica, arrivato da Roma per questo evento”.

Cameron Ballester

Cameron Ballester fa un tributo accorato a Jicky sottolineando il coraggio di questa donna. Che sia fonte di ispirazione per tutti. Parla anche dell’amicizia tra il popolo inglese e quello italiano.

Qui un passaggio video dell’intervento di Cameron Ballester:

Nicoletta Maggi:

“Chiamo ora Pascale Mussard, anche se mi ha detto di non voler intervenire, lei è quella figlia che Jicky avrebbe tanto voluto avere”.

Pascale Mussard

Pascale Mussard della famiglia di Jicky, volata da Bruxelles per l’occasione, racconta di quando abitavano nella stessa casa a Parigi e del loro rapporto speciale. È un intervento toccante.  Una testimonianza fondamentale, in quanto svela il volto più umano di Jicky. Dolce e tenero. Aldilà dell’apparenza altera fatta di silenzi. Dalle sue parole si capiscono l’affetto e il rispetto nei confronti di questa grande donna.

Sirolo, pilota della RAF con piccione viaggiatore, Jicky, la cerimonia targa a Jicky
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Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.